Nessuno in strada – Circoli rifugio

Viene attuato in 16 circoli rifugio in collaborazione con una rete di famiglie collegate agli stessi circoli presenti in 12 diverse regioni italiane: Veneto, Piemonte, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo, Lazio, Basilicata, Puglia, Campania, Sicilia.

Completato Educazione Diritti umani

Data di avvio

1 Settembre 2020

Durata

12 mesi

Realizzato da:

Arci Nazionale

Obiettivi

Costituire, in ogni territorio coinvolto, almeno un circolo rifugio responsabile dell’accoglienza di 4-6 persone, per un totale di almeno 60 posti. L’accoglienza potrà avvenire in due modalità: da parte di una famiglia socia del circolo (laddove per famiglia si intende un nucleo composto da persone singole, coppie, più individui o gruppi di amici) o attraverso l’attivazione di un appartamento o spazi gestiti direttamente dal circolo.

Garantire l’empowerment e l’accompagnamento all’autonomia dei singoli beneficiari finali e delle famiglie coinvolte. Al fine di non limitare l’intervento a una protezione temporanea, il progetto prevede che il tempo dell’accoglienza si possa protrarre fino a 6 mesi, in modo che questo periodo venga utilizzato attivando servizi utili all'autonomia e alla possibile inclusione sociale dei soggetti accolti, con alfabetizzazione alla lingua italiana, orientamento al lavoro, valorizzazione delle competenze pregresse.

Potenziare il sistema di accoglienza a favore delle persone senza fissa dimora, indipendentemente dal loro titolo di soggiorno, promuovendo una cultura dell’accoglienza.

I destinatari delle attività di progetto sono persone senza fissa dimora, inclusi minorenni che abbiano compiuto 16 anni, indipendentemente dalla nazionalità, dai documenti e dal titolo di soggiorno posseduto. I beneficiari dell’accoglienza potranno accedere a diverse opportunità, tra le quali: 

  • consulenza legale/amministrativa e formazione: orientamento sulla normativa vigente, informativa sulle procedure di richiesta di protezione internazionale e tipologie di permessi di soggiorno, corsi di formazione professionalizzanti, corsi per l’apprendimento della lingua italiana; 
  • servizio di interpretariato e mediazione linguistica: individuazione di interpreti, traduzione di documenti utili ad attività sociali, legali e culturali, organizzazione di missioni specifiche degli interpreti nelle sedi dei progetti. 

I lockdown e la necessità di attuare azioni preventive del contagio Covid-19 stanno portando gravi conseguenze a danno dei senza fissa dimora e dei rifugiati privi di mezzi, che hanno visto una forte riduzione dei posti disponibili nelle strutture di accoglienza — sia a causa del ridimensionamento dei costi che delle misure di distanziamento richieste. A seguito della mancanza dei requisiti imposti, non hanno avuto accesso a luoghi sicuri e accoglienti mettendo così a rischio la salute propria e quella pubblica. 

Il progetto Nessuno in Strada – Circoli Rifugio risponde all’emergenza delle persone escluse dall’accoglienza, attraverso il ruolo attivo di una rete nazionale di circoli e basi associative di diverso tipo che mettono a disposizione le loro sedi o parte di essere per un’accoglienza diffusa diurna e notturna. Intende fornire una risposta di volontariato e di cittadinanza attiva costituire interventi che integrino attività circolistiche e progettuali offrendo un’accoglienza materiale sempre più necessaria nell’ambito della tutela dei diritti umani sul territorio italiano e della costruzione di una cultura dell’accoglienza trasversale al mondo pubblico e privato. 

Le realtà territoriali attive nel progetto: Brancaleone (Roma), Angelo Mai (Roma), Arci Pietralata (Roma), Cantieri Meticci (Bologna), Akkatà (Bologna), Ritmo lento (Bologna) Tangram (Padova), Scuola di Pace (Ventimiglia), Margot (Carmagnola, Torino), Futuro Imperfetto 2.0 (Pescara), Sant’Erminio (Perugia), Jonas (Terni), Eventi Sociali (Napoli), Porco Rosso (Palermo), Ferrandina (Potenza).

Per approfondire:

Buddismo e Società 205, 1 febbraio 2021: “Nessuno in Strada”