Comunità di pratica blu

Mettere al centro della promozione dell’armonia interspecie le comunità locali di Viareggio (LU), Taglio di Po (RO), Porto Tolle (RO), Chioggia (VE).

In corso Ambiente

Data di avvio

14 Maggio 2024

Durata

18 mesi

Realizzato da:

Centro Itard Lombardia S.r.l. Impresa sociale

Obiettivi

Realizzare con gli operatori della pesca un processo condiviso di filiera elaborando pratiche e metodi comuni di raccolta della plastica in mare e conferimento a terra.

Attraverso workshop di formazione con artisti e esperti, rendere i giovani testimoni attivi di conoscenza e di comportamenti etici in difesa e tutela della biodiversità marina e del suo paesaggio.

“Comunità di pratica blu” si ispira al termine koinótes, usato dal nuovo ambientalismo per indicare un tessuto di connessione completa e interdipendente tra tutte le forme di vita animate e inanimate presenti sul pianeta Terra, sulla base del quale si può costruire un altro equilibrio che permetta l’uscita dall’antropocene. 

Si lascia così spazio a un ambientalismo umanitario organico e politico, che lavora all’equilibrio e all’armonia interspecie per uscire dal dominio dell’antropocene. La comunità è parte attiva di questo cambiamento.

Il progetto, grazie alla sinergia tra le comunità coinvolte (le donne della pesca, i sindaci della costa, il mondo della scuola e dei giovani, ricercatrici e ricercatori scientifici, artiste ed artisti che si occupano del rapporto tra l’ambiente, i cambiamenti climatici e la coesistenza tra specie), si sviluppa attraverso 3 azioni principali:

  • Promozione di attività educative sulle seguenti tematiche: fenomeni di oceanizzazione del Mediterraneo; potenzialità di energie green provenienti dal mare; gestione delle plastiche disperse; tutela delle rotte della fauna ittica in fase di cambiamento climatico; la coesistenza tra specie umane e non umane. Quest’opera di sensibilizzazione e educazione viene realizzata attraverso performance artistiche e approfondimenti scientifici, con produzioni video dedicate.
  • Promozione di tavoli di lavoro e confronto tra le donne che lavorano nella pesca, che giocano un ruolo centrale di trasmissione di conoscenze e di economia sostenibile, soprattutto nella tradizione dell’acquacoltura e piccola pesca.
  • Promozione di azioni di partecipazione rivolte a portatori di interessi istituzionali, culturali ed economici al fine di coinvolgerli, attivando contributi duraturi, negli interventi di gestione delle plastiche disperse sulla costa e riversate in mare.