L'otto per mille (ormai comunemente abbreviato in 8x1000) è la quota (in percentuale) di imposta fissa sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), liquidata annualmente, che è possibile destinare allo Stato italiano o a una delle confessioni religiose con cui lo Stato ha stipulato un’Intesa.

Il soggetto (Stato o confessione religiosa) a cui si sceglie di destinare l’8x1000 viene stabilito in sede di dichiarazione dei redditi, attraverso una semplice firma nell’apposita casella prevista dalla sezione dedicata nei modelli 730 e Certificazione Unica (vedi esempio). Il Concordato con la Chiesa Cattolica, e le Intese con le confessioni religiose, regolano i termini e le finalità dell’utilizzo delle somme raccolte attraverso l’otto per mille da parte dei beneficiari. Se non viene espressa nessuna preferenza rispetto alla destinazione dell’8x1000, la quota IRPEF viene devoluta, con criterio proporzionale secondo le preferenze assegnate, ai soggetti beneficiari presenti in questo elenco dei destinatari dell’8x1000.

Quando nasce l'8x1000?

L’8 per mille nasce il 18 febbraio 1984, con la firma del Nuovo concordato tra la Repubblica Italiana e il Vaticano. L’accordo definì la misura e la modalità del sostegno dello Stato italiano alla Chiesa cattolica, circoscrivendolo a una frazione del gettito complessivo dell’IRPEF pari all’8x1000 (legge di attuazione 222/1985). 

Tale sostegno ― destinabile anche allo stesso Stato italiano ― si è esteso, negli anni successivi, ad altre confessioni religiose con riconoscimento della personalità giuridica pubblica, firmatarie di un’Intesa.

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Se necessario, puoi metterti in contatto direttamente con il nostro Ufficio 8x1000.

Per assegnare l’8 per mille basta una firma.

L’8x1000 può essere assegnato allo Stato o a una delle confessioni religiose in regime di Intesa da qualunque cittadino italiano, attraverso la compilazione della apposita sezione del modello di dichiarazione dei redditi delle persone fisiche.

Nel caso di contribuenti non obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi, la certificazione dei redditi (CU) contenente la scheda sottoscritta per l’opzione dell’otto per mille può essere:

  • inviata alla competente Agenzia delle Entrate o trasmessa compilando online la stessa, nell’area riservata;
  • consegnata in busta chiusa presso un ufficio postale o attraverso un intermediario abilitato (come il CAF o uno studio commercialista).

Cosa succede se non devolvo il mio 8x1000?

La ripartizione dei fondi dell’otto per mille avviene con criterio proporzionale, rispetto alle indicazioni di preferenza che ciascun soggetto ha ricevuto. In mancanza di firma, dunque in assenza di una preferenza espressa dal singolo cittadino, l’8x1000 dell’IRPEF è ugualmente attribuito, in misura proporzionale rispetto alle scelte indicate: ogni confessione religiosa, beneficiaria dell’otto per mille, si vedrà riconoscere un’ulteriore quota del gettito totale IRPEF, in base alla quota di firme ricevute.

A cosa serve l’8x1000?

La normativa circoscrive anche gli ambiti di intervento delle confessioni religiose beneficiarie dell’8x1000: le somme risultanti possono essere investite in attività e iniziative con finalità culturale, caritativa o religiosa, precisamente stabilite da ogni Intesa e relativa Legge.

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Ogni cittadino può esprimere preferenza per il proprio 8x1000, destinandolo allo Stato Italiano o a una delle tredici confessioni religiose che che hanno stipulato, a partire dal 1985 un’Intesa con lo Stato. 

Al 2020, gli enti e le confessioni religiose firmatarie di un’Intesa con lo Stato sono: 

  • Chiesa Cattolica
  • Assemblee di Dio in Italia
  • Unione italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° giorno
  • Unione delle chiese Metodiste e Valdesi
  • Chiesa Evangelica Luterana in Italia
  • Unione delle Comunità Ebraiche in Italia
  • Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia
  • Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta ed Esarcato per l’Europa Meridionale
  • Chiesa Apostolica in Italia
  • Unione Buddhista Italiana
  • Unione Induista Italiana, Sanatana Dharma Samgha
  • Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

I beneficiari dell’otto per mille, così come sopra elencati, sono tenuti a utilizzare i fondi ricevuti per scopi stabiliti dalle singole Leggi di Intesa. La ripartizione dell’8x1000 avviene sia tramite preferenza espressa dai cittadini in sede di dichiarazione dei redditi, sia tramite redistribuzione con criterio proporzionale delle quote prive di indicazione di preferenza.

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Per destinare il proprio 8x1000, ogni cittadino necessita solo della sua firma. NON occorre munirsi del codice fiscale del soggetto o istituto religioso, né di un qualsiasi altro codice riferibile al beneficiario.

Oltre a questa caratteristica procedurale, che differenzia l’8 per mille dal 5 e 2 per mille, è utile delineare i diversi destinatari che la legge stabilisce per queste diverse quote del gettito IRPEF:

  • la donazione dell’8x1000 è destinata allo Stato Italiano alle confessioni religiose che, con lo Stato, hanno stipulato un’Intesa 
  • la donazione del 5x1000 è destinata a enti di ricerca, di volontariato o di interesse sociale, indicando il loro codice fiscale
  • la donazione del 2x1000 è destinata esclusivamente al sostegno di partiti politici

La donazione dell’8x1000 è esclusiva?

L’8 per mille non sostituisce il cinque per mille e il due per mille: il contribuente può compiere tutte e tre le assegnazioni contemporaneamente in sede di dichiarazione dei redditi.

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La devoluzione delle quote relative all’8x1000 è obbligatoria, ed è regolata dalle leggi di Intesa stipulate.

La scelta del beneficiario è sempre opzionale. Qualora però il benficiario non venisse indicato dal cittadino, la quota di gettito IRPEF dell’otto per mille sarà comunque devoluta, in base al criterio proporzionale.

In questo caso i destinatari saranno tutti i soggetti beneficiari in misura proporzionale rispetto alle scelte indicate da tutti i cittadini contribuenti.

Progetti e iniziative con i fondi 8x1000

Ciascun beneficiario adotta, entro i limiti consentiti dalla normativa in materia, una linea programmatica rispetto a iniziative e attività da sostenere con i fondi ricevuti con l’otto per mille. Questi progetti sono solitamente resi noti attraverso siti internet dedicati o pagine web.

Vale la pena specificare che il cittadino contribuente che non compilasse la parte di dichiarazione dei redditi relativa all’8x1000 (o, se esente da dichiarazione dei redditi, non dimostrasse una preferenza rispetto a questa quota IRPEF), non andrà incontro a nessuna sanzione o ammenda.

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Per esercitare la propria scelta di destinazione dell’8x1000 è sufficiente una firma, da apporre all’interno dell’apposito riquadro con l’intestazione del beneficiario scelto.

Per esprimere correttamente la propria preferenza per la destinazione dell’8x1000 NON occorre, dunque, l’inserimento del codice fiscale del soggetto beneficiario. È sufficiente firmare con il proprio nome e cognome all’interno del riquadro dedicato (vedi esempio).

Modello 730-1 e beneficiari dell’8x1000

La scheda del modello 730-1 è dedicata per intero alla devoluzione dell’otto per mille. Nella parte superiore sono richiesti i dati del contribuente, la cui compilazione è obbligatoria, mentre nella parte inferiore sono indicati i possibili beneficiari. È possibile scegliere una sola Istituzione tra quelle che hanno stipulato un’Intesa con lo Stato italiano.  

Pur essendo obbligatorio compilare la scheda l’8x1000 nella dichiarazione dei redditi, non è obbligatoria invece l’indicazione della preferenza Nel caso in cui non venisse espressa una scelta, la propria quota di IRPEF verrà comunque redistribuita con criterio proporzionale a fronte delle quote di preferenza espresse dagli altri cittadini contribuenti.

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L'Intesa con lo Stato italiano e la conseguente adesione all’8x1000 rappresentano per l’IBISG un nuovo punto di partenza per rispondere alle aspettative e alla grande fiducia accordate dalla società italiana.

Dopo il riconoscimento nel 2020 della personalità giuridica dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (IBISG) (prima AINS, poi ISG), con cui l’IBISG da semplice Associazione è diventata un Ente religioso vero e proprio, il passo successivo — analogamente ad altre confessioni presenti sul territorio italiano — è stato la stipulazione dell’Intesa con lo Stato italiano

A stabilire che una religione regoli ulteriormente i propri rapporti con lo Stato italiano, al di là degli articoli già esistenti nella Costituzione, è la Costituzione stessa. Infatti, secondo l’articolo 8 della nostra Carta fondamentale, i rapporti tra lo Stato e le confessioni religiose diverse da quella cattolica sono regolati per legge, sulla base di Intese con queste confessioni. Ogni Intesa riconosce diritti e prerogative analoghi, che vengono poi specificati e diversificati nei dettagli a seconda delle esigenze e delle caratteristiche di ciascun movimento religioso. 

La Soka Gakkai e il dialogo tra religioni

Il dialogo tra le religioni è uno dei punti centrali della visione globale della Soka Gakkai. Crediamo che continuando a percorrere un cammino di dialogo e reciproco miglioramento, ogni religione possa manifestare il proprio valore intrinseco, contribuendo alla creazione di un sodalizio indispensabile alla realizzazione della pace nel mondo. 

Dagli anni Novanta, l’IBISG si sta impegnando nel dialogo interbuddista e interreligioso, partecipando alle consulte religiose avviate da molti comuni, regioni e ministeri e intervenendo negli incontri con altre fedi che si tengono in tutta Italia. Allo stesso tempo, interviene in ambito accademico su temi di comune interesse sociale. 

Vai alla pagina dedicata all’Intesa con lo Stato italiano.

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L’IBISG si sostiene finanziariamente con i contributi volontari dei suoi fedeli (offerte), destinate al perseguimento delle proprie finalità istituzionali. A seguito dell’approvazione della legge sull’Intesa, è possibile dedurre dal proprio reddito complessivo le erogazioni liberali a favore dell’Istituto, fino all’importo di euro 1.032,91, purchè non effettuate in contanti, ma con mezzi che consentano la tracciabilità del versamento. 

La ripartizione dell’8x1000 del gettito fiscale — al contrario — avviene sulla base della scelta dei contribuenti in sede di dichiarazione annuale dei redditi. Qualora tale scelta non venga espressa, la quota viene in ogni caso ripartita proporzionalmente tra tutti i soggetti aventi diritto. 

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L’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (IBISG), in coerenza con la sua missione e con gli insegnamenti del buddismo di Nichiren Daishonin, vuole contribuire con l’otto per mille alla creazione di valore nella società, alla costruzione della pace e alla creazione di una società basata sul rispetto della dignità della vita in ogni sua forma.

A partire da questi valori, l’Istituto ha scelto di operare nelle seguenti aree di intervento:

  • Educazione
  • Cultura
  • Diritti umani
  • Ricerca
  • Ambiente

Scopri il nostro impegno verso attività sociali e umanitarie.

Per presentare un progetto coerente con le linee guida e le aree di intervento individuate dall'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai è possibile candidarsi attraverso il nostro gestionale.

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I beneficiari dell’8x1000 sono lo Stato italiano e altri dodici tra istituti di culto e confessioni religiose che hanno stipulato un’Intesa con lo Stato.

Ecco l’elenco completo dei destinatari dell’8x1000 aggiornato al 2020: 

EnteLegge
STATO ITALIANOLegge 222/1985
CHIESA CATTOLICALegge 222/1985
ASSEMBLEE DI DIO IN ITALIALegge 517/1988
UNIONE ITALIANA DELLE CHIESE CRISTIANE AVVENTISTE DEL 7° GIORNOLegge 516/1988
UNIONE DELLE CHIESE METODISTE E VALDESILegge 449/1984
CHIESA EVANGELICA LUTERANA IN ITALIALegge 520/1995
UNIONE DELLE COMUNITÀ EBRAICHE IN ITALIALegge 101/1989
UNIONE CRISTIANA EVANGELICA BATTISTA D’ITALIALegge 116/1995
SACRA ARCIDIOCESI ORTODOSSA D’ITALIA E MALTA ED ESARCATO PER L’EUROPA MERIDIONALELegge 126/2012
CHIESA APOSTOLICA IN ITALIALegge 128/2012
UNIONE BUDDHISTA ITALIANALegge 245/2012
UNIONE INDUISTA ITALIANA, SANATANA DHARMA SAMGHALegge 246/2012
ISTITUTO BUDDISTA ITALIANO SOKA GAKKAILegge 130/2016

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L’IBISG sostiene progetti attraverso i fondi dell’8 per mille che riceve a seguito dell’Intesa con lo Stato italiano. Tali fondi sono sempre indirizzati ad un intero progetto o a una sua parte perfettamente identificabile, mentre non lo sono mai genericamente a sostegno di un ente o di una associazione. La selezione dei beneficiari dei fondi avviene sulla base della presentazione di una proposta progettuale molto dettagliata e del relativo piano finanziario.

Come funziona il trasferimento dei contributi?

Ai beneficiari sono richiesti la conservazione di una contabilità separata per la realizzazione del progetto e il rispetto dell’ammissibilità delle spese. Il trasferimento dei contributi avviene in misura pari alle percentuali di avanzamento, sulla base della verifica degli aspetti qualitativi concordati e della presentazione di una rendicontazione molto puntuale.

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Nella sezione Rendiconti, una volta terminato il singolo progetto, è possibile trovare tutti i report relativi alle iniziative finanziate.

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