Doti: diritti e opportunità per tutte e tutti
Viene attuato in 11 città che coprono 10 regioni italiane: Brindisi, Catania, L’Aquila, Locride, Milano, Palermo, Potenza, Prato, Roma, Udine, dove hanno sede operativa i partner di progetto.
Data di avvio
1 Gennaio 2023Durata
11 mesiRealizzato da:
Save The Children ItaliaObiettivi
Garantire la presa in carico di 574 bambini, bambine e adolescenti in condizioni di vulnerabilità socio-economica e a rischio di esclusione sociale, così da favorire lo sviluppo delle loro competenze e dei loro talenti.
Promuovere da parte degli enti pubblici coinvolti nel progetto l’adozione di un modello di presa in carico integrata volta all’erogazione di doti educative di comunità, ovvero la fornitura di beni e servizi educativi in contesti diversi da quelli dove sorgono i Punti Luce (spazi ad alta densità educativa).
Grazie al progetto DOTi – Diritti ed Opportunità per Tutte e tutti, duemila minori dal 2020 al 2023 riceveranno una “dote educativa”.
L’utilizzo dello strumento della dote educativa, capace di lavorare su resilienza e competenza, continua a rappresentare la risposta concreta ai bisogni e ai diritti di bambini e ragazzi, e la sperimentazione delle doti di comunità ha sottolineato ulteriormente il ruolo della comunità educante nella capacità di risposta, coesione e solidarietà.
A titolo esemplificativo, per bambine e bambini dai 6 ai 13 anni sono previste:
- la fornitura di beni essenziali per garantire il diritto allo studio (acquisto di zaini, penne, quaderni, kit educativi, libri di testo, tablet, pagamento della mensa scolastica, etc);
- la possibilità di frequentare attività extrascolastiche;
- la possibilità di frequentare campi estivi al mare, in montagna o altre città, o di aderire a gite scolastiche e viaggi di istruzione.
Sempre a titolo esemplificativo, per ragazze e ragazzi dai 13 ai 17 anni sono previste:
- la possibilità di scegliere il percorso scolastico più appropriato dopo la scuola secondaria di primo grado (sostenimento delle spese di iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado, acquisto della strumentazione idonea per seguire i corsi, acquisto di titoli di trasporto per raggiungere le sedi di studio, etc);
- la possibilità di scegliere un percorso professionalizzante, qualora non si intenda terminare il ciclo di scuola secondaria di secondo grado (erogazione di corsi di sartoria, falegnameria, estetica, cucina, o acquisto della strumentazione necessaria per frequentare gli stessi).
L’analisi delle doti erogate nell’ultimo anno, restituisce un quadro delle gravi difficoltà che affrontano le famiglie nel garantire ai propri figli le opportunità educative, di istruzione e/o semplicemente di socializzazione indispensabili per il loro sviluppo.
Delle oltre 1400 doti, già erogate, emerge che il 38,6% delle doti è stato finalizzato per assicurare a bambine/i e adolescenti il diritto allo studio.
Il 6,5% delle doti ha consentito a ragazzi e ragazze a rischio di dispersione scolastica, di accedere a corsi di formazione professionale che altrimenti non avrebbero potuto frequentare. Non meno rilevante il sostegno assicurato tramite le doti alla realizzazione di attività extrascolastiche fondamentali per la crescita e spesso precluse a troppi bambine e bambini a causa di costi elevati, tra cui l’accesso ad attività sportive.
Oggi in Italia sono quasi un milione e quattro cento mila i bambini, bambine e adolescenti che vivono in povertà assoluta – una percentuale media del 14,2% di tutti i minori, che sale però fino al 16% nel Mezzogiorno. L’emergenza Covid-19 ha allargato ulteriormente la forbice delle diseguaglianze e i divari di accesso a tutte le opportunità di sperimentazione ed apprendimento fondamentali per la crescita. Per le ragazze e i ragazzi che erano già in condizioni di fragilità e vulnerabilità è aumentato il pericolo di entrare in un percorso che conduce ad ingrossare le fila dei cosiddetti NEET o nei circuiti di lavoro sommerso e criminalità.
Con la seconda fase del progetto si intende dare continuità all’intervento dedicato alle doti educative su 10 territori, già finanziato a partire dal 2020 promuovendone la diffusione dei risultati e la scalabilità e contribuendo così al raggiungimento dei risultati strategici previsti per il prossimo biennio.
L’attuale proposta rafforzerà ulteriormente la metodologia di intervento a supporto degli enti pubblici per l’implementazione diretta di doti, con l’obiettivo di far diventare la dote educativa uno strumento innovativo di contrasto alla povertà materiale ed educativa che pone l’individuo al centro degli interventi di sostegno al nucleo familiare.
In ottica di rendere scalabile e sostenibile il progetto, e di condividere le buone pratiche emergenti, si valorizzeranno i risultati ottenuti attraverso la realizzazione di eventi nazionali.