Medicina dei diritti in Africa

Nonostante negli ultimi 25 anni siano stati compiuti notevoli sviluppi nel campo della salute globale, questi progressi sono stati tutt’altro che equi e l’urgente necessità di cure chirurgiche nelle regioni più povere del mondo ne è la dimostrazione. 

Il progetto mira quindi ad affrontare l’iniquità del sistema di assistenza sanitaria globale ad oggi basato su una medicina a due livelli, in cui i Paesi più poveri non hanno accesso a un’assistenza sanitaria di qualità. La visione si basa sull’idea che l’accesso a cure di qualità sia un diritto umano e, come tale, deve essere disponibile per tutti, quindi gratuito. In particolare, il progetto si propone di investire nell’accesso alle cure chirurgiche in Africa, proponendo un servizio sanitario integrato, con strutture di livello secondario e terziario liberamente accessibili a tutti, in particolare alle persone più vulnerabili, oltre a offrire formazione specialistica.
La scelta specifica di focalizzarsi sulla chirurgia risponde all’urgenza di intervenire in tale direzione in quanto le morti per mancato accesso alla chirurgia sono 5 volte superiori a quelle provocate da malaria, tubercolosi e HIV insieme, e gli investimenti in salute pubblica nel settore sono alquanto insufficienti se non assenti nella maggior parte dei paesi africani.