Come funziona l’8×1000?

Per assegnare l’8 per mille basta una firma.

L’8×1000 può essere assegnato allo Stato o a una delle confessioni religiose in regime di Intesa da qualunque cittadino italiano, attraverso la compilazione della apposita sezione del modello di dichiarazione dei redditi delle persone fisiche.

Nel caso di contribuenti non obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi, la certificazione dei redditi (CU) contenente la scheda sottoscritta per l’opzione dell’otto per mille può essere:

  • inviata alla competente Agenzia delle Entrate o trasmessa compilando online la stessa, nell’area riservata;
  • consegnata in busta chiusa presso un ufficio postale o attraverso un intermediario abilitato (come il CAF o uno studio commercialista).

Cosa succede se non devolvo il mio 8×1000?

La ripartizione dei fondi dell’otto per mille avviene con criterio proporzionale, rispetto alle indicazioni di preferenza che ciascun soggetto ha ricevuto. In mancanza di firma, dunque in assenza di una preferenza espressa dal singolo cittadino, l’8×1000 dell’IRPEF è ugualmente attribuito, in misura proporzionale rispetto alle scelte indicate: ogni confessione religiosa, beneficiaria dell’otto per mille, si vedrà riconoscere un’ulteriore quota del gettito totale IRPEF, in base alla quota di firme ricevute.

A cosa serve l’8×1000?

La normativa circoscrive anche gli ambiti di intervento delle confessioni religiose beneficiarie dell’8×1000: le somme risultanti possono essere investite in attività e iniziative con finalità culturale, caritativa o religiosa, precisamente stabilite da ogni Intesa e relativa Legge.

Clicca qui per visualizzare l’elenco dei possibili destinatari dell’8×1000.

Scopri come firmare per l’8×1000 all’IBISG.