Circoli Rifugio – Più corridoi per la libertà

Con ARCI, organizzare corridoi umanitari per rifugiati in fuga dalla Libia e dall’Afghanistan, garantendo loro protezione e accoglienza in Italia.

In corso Diritti umani

Data di avvio

15 Novembre 2023

Durata

12 mesi

Realizzato da:

Arci

Obiettivi

Mantenere alta l’attenzione nei confronti della crisi afghana e di quella libica sostenendo tutti gli interventi che mirano ad attuare canali di ingresso sicuri e legali per le persone in cerca di protezione.

Rendere visibili le storie delle persone rifugiate e avviare percorsi di inclusione sanitaria, legale, sociale, educativa, formativa e lavorativa.

Coinvolgere le persone accolte nelle attività di promozione socio-culturale promosse con e dalla rete dei circoli rifugio.

A due anni dalla firma del protocollo per la realizzazione dei corridoi umanitari, l’emergenza Afghanistan è peggiorata. Alle violenze del regime talebano che ha continuato a limitare progressivamente le libertà individuali si sono aggiunte le drammatiche conseguenze dei diversi sismi che hanno colpito più zone del paese. L’Arci, anche grazie al contributo dei fondi 8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, è riuscita a raggiungere e superare il numero delle persone in carico: tra luglio e novembre 2022 sono stati infatti realizzati 3 corridoi umanitari e sono state messe in salvo 500 persone, 113 in quota Arci. La rete dei circoli rifugio ha attivato percorsi di accoglienza, seguendo le persone nella procedura per il riconoscimento della protezione internazionale e nelle scelte relative al percorso di inclusione. La lista delle persone da salvare ha continuato però ad allungarsi. I canali dedicati alla raccolta delle segnalazioni sono rimasti aperti, così come l’intervento rivolto specificatamente a: donne sole e con famiglia, attiviste/militanti/difensori diritti umani, persone che si riconoscono nella comunità LGBTQ+, giornaliste/i e le loro famiglie. Grazie alla firma di un nuovo addendum sarà possibile attivare ulteriori corridoi umanitari per almeno altre 100 persone dall’Afghanistan e 150 dalla Libia. ARCI, in entrambi i casi, si è impegnata a sostenere i percorsi di inclusione e gli oneri finanziari dell’accoglienza per almeno un anno. 

Il progetto “Circoli Rifugio – Più corridoi per la libertà” prevede l’attivazione per un anno di minimo 80 posti rivolti ad afghane/i e a persone attualmente in Libia. Per quanto riguarda il protocollo per i corridoi dalla Libia, Arci intende dedicare la propria quota a persone portatrici di esigenze medico-sanitarie specifiche e ai MSNA. La rete dei Circoli Rifugio accoglierà sia presso appartamenti dedicati sia presso famiglie (soprattutto per i MSNA). Tutti i Circoli avranno a disposizione staff esperti nonché i servizi specifici gestiti da Arci nazionale (Numero Verde – JumaMap – Here4you).