Fondazione Pangea Onlus, dopo lo sportello antiviolenza e la casa di semiautonomia, apre una nuova struttura che potrà accogliere donne e bambini in fuga da situazioni violente. E lo fa, non a caso, in una struttura che da simbolo del malaffare è diventata luogo di rinascita, protezione e autonomia. E’ quanto si legge in una nota.
Si amplia in questo modo la rete dei servizi che Pangea mette a disposizione di tutte coloro che vivono nella paura e vogliono uscirne. “Un impegno portato avanti da oltre 20 anni al fianco delle donne di tutto il mondo, che in questa occasione ha potuto contare sul sostegno dei fondi 8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, che ha rinnovato la sua fiducia nei nostri confronti consentendoci di aprire un servizio in grado di salvare la vita a tante donne. Sappiamo bene – afferma Simona Lanzoni, vicepresidente di Pangea – che la Casa rifugio è solo l’inizio, ma è un inizio importante e necessario. La protezione, l’accoglienza, la garanzia di essere accolte e credute è un passaggio fondamentale per chi vive nella paura e per chi è costretta a fuggire. Rappresenta un nuovo importante inizio che con il sostegno adeguato e i nostri programmi di reinserimento economico, lavorativo e abitativo, consentirà alle donne in fuga da situazioni violente di raggiungere la propria autonomia, il proprio empowerment e la propria libertà”, conclude Lanzoni.