Protezione dei rifugiati in Polonia

Affrontare i bisogni immediati dei cittadini in fuga dall’Ucraina, con particolare attenzione alle donne, ai bambini e alle persone più vulnerabili.

Completato Diritti umani

Data di avvio

15 Luglio 2022

Durata

4 mesi

Realizzato da:

Terre des Hommes Italia

Obiettivi

Dare accesso tempestivo a informazioni e interventi appropriati a bambini e madri, e ai gruppi più vulnerabili in fuga dall’Ucraina, quali: rifugiati Rom, rifugiati LGBTQ+ e rifugiati non ucraini.

Fornire e sviluppare la rete di servizi per la salute mentale e il supporto psicosociale, per ridurre la sofferenza sia delle comunità ospitanti sia di quelle rifugiate in Polonia.

Rafforzare i sistemi di protezione per i minori, al fine di prevenire e rispondere a tutte le forme di violenza, sfruttamento, abuso, abbandono e pratiche dannose.

Formare assistenti sociali, educatori e volontari sugli interventi di protezione nelle emergenze e nelle attività di supporto psicosociale.

Come conseguenza diretta del conflitto in Ucraina, le comunità locali polacche stanno affrontando un afflusso di bambini rifugiati che — in assenza di cure adeguate — impedirà alle loro madri, o a chi si prende cura di loro, di sostenere attività di sostegno in percorsi di studio o formazione che li rendano indipendenti dalle famiglie ospitanti. Il progetto si basa sulle seguenti azioni: 

  • Sviluppare spazi sicuri, creando programmi orientati verso i bambini che potrebbero aver subito dei traumi non ancora elaborati e offrendo alle madri lezioni di lingua (in polacco e in inglese), consulenza psicologica e coaching.
  • Programmare l’inserimento dei rifugiati provenienti dall’Ucraina, organizzando incontri per fornire loro informazioni accurate e aggiornate sulle risorse disponibili a Cracovia e aiutarli nella loro integrazioneall’interno della comunità, in modo permanente o temporaneo.
  • Offrire un servizio di primo soccorso gestito dagli stessi rifugiati ucraini, per informare le persone sui servizi disponibili e fornire loro supporto legale e psicologico.
  • Sviluppare i centri di accoglienza per supportare l’integrazione nella comunità dei ROM ucraini, un gruppo vulnerabile e soggetto ad esclusione, discriminazione e povertà estrema.

Nelle comunità di molti villaggi polacchi, l’assistenza all’infanzia in tenera età è fondamentalmente inesistente. Anche nelle aree in cui l’assistenza è fornita dal servizio pubblico, l’aumento della domanda potrebbe creare concorrenza tra madri polacche e ucraine, incrementando il pericolo di ostilità nei confronti delle nuove arrivate. 

Con questo si presentano altre sfide legate alla barriera linguistica e al trauma psicologico: molti rifugiati non parlano né capiscono il polacco, e ogni giorno sempre più persone necessitano di sostegno specifico richiedendo un approccio individuale e un grande dispiego di risorse. Un’ulteriore sfida considerevole è il vasto numero di bambini che avranno bisogno di supporto educativo, medico, psicologico, e talvolta psichiatrico. 

È per queste ragioni che il progetto si propone di rafforzare la risposta comunitaria di base stabilita per i rifugiati in Ucraina, sopperendo così alla carenza di un numero sufficiente di servizi sociali a disposizione.